Progetto I.L.C.A: realizzazione di innovative linee di confezionamento alimentare

Obiettivo: progettazione e confezionamento di una nuova linea di prodotti di gastronomia vegetale non prefritta e produzione e confezionamento di una linea di creme di verdura.

Gli obiettivi del progetto I.L.C.A.
Il progetto si pone l’obiettivo di preparare e confezionare una nuova linea di prodotti di gastronomia vegetale non prefritta  così come produrre e confezionare una linea di creme di verdura. Natura Nuova, grazie alle due nuove linee di prodotto diversificherà la propria offerta e al tempo stesso ridurrà l’impatto ambientale del proprio processo produttivo (meno materie prime), a monte, e delle modalità di utilizzo dei propri prodotti da parte dei consumatori (meno rifiuti), a valle.

L’innovativo processo di confezionamento utilizzato consentirà  infatti il ricorso a materiali di confezionamento in misura nettamente inferiore ai prodotti aventi le medesime caratteristiche nutrizionali e analoghe funzionalità di utilizzo presenti attualmente sul mercato, con una conseguente minor produzione di rifiuti e scarti sia nella fase produttiva che a livello di consumo finale. Inoltre, il risultato che si otterrà sarà la valorizzazione di verdure e preparazioni vegetali grazie all’utilizzo di un confezionamento più pratico per il consumatore.
Attualmente la produzione e/o il confezionamento di questi prodotti non è presente in Natura Nuova Spa Consortile: si tratta di nuove linee di prodotto che si affiancano nell’assortimento alle referenze attualmente in produzione, costituendo un importante ampliamento dell’assortimento stesso.

Dalla ricetta al formato delle confezioni, dal materiale di confezionamento all’imballo secondario, Natura Nuova può fornire un prodotto innovativo e personalizzato in base alle specifiche richieste dal cliente e lo può consegnare in tutto il mondo.

Gli investimenti previsti favoriranno un’innovazione di processo (meno materiali di confezionamento impiegati) e di prodotto (nuova linea di prodotti di gastronomia vegetale non prefritta e creme di verdura), portando a ricadute positive riguardo il soddisfacimento delle esigenze dei clienti (sempre più attenti ad un’alimentazione salutare ed equilibrata) e l’impatto ambientale (interventi di riduzione del consumo di materie prime, interventi di riduzione di rifiuti).

L’Azienda
Natura Nuova Spa consortile è azienda leader per la produzione di polpe di frutta, con 150 dipendenti, un profondo radicamento al territorio e una visione orientata a migliorare la qualità della vita e dell’ambiente. Attraverso il processo di estrazione industriale della frutta a freddo, è possibile conservare la frutta fresca come appena raccolta in pratiche vaschette di alluminio, aumentandone le occasioni di consumo ai fini di un’alimentazione sempre più equilibrata. Il marchio ha sviluppato anche una linea di alimenti biologici e a base di proteine vegetali.

Il Mercato di riferimento
Nel 2020 il giro d’affari legato alle proteine vegetali sarà di 5,2 miliardi di dollari nel mondo e l’Europa è l’epicentro di questa rivoluzione, con il 39% delle vendite di prodotti a base vegetale e, visti i tassi di crescita, gli alimenti con proteine alternative potrebbero rappresentare un terzo della crescita complessiva della domanda UE di proteine nei prossimi cinque anni (Rabobank 2017).
In Italia circa la metà dei consumatori dichiara di ridurre l’assunzione di carne rossa, mentre il 24% dichiara di aumentare la quantità di alimenti trasformati vegetariani nella propria dieta (Mintel 2017).
Le vendite globali annuali di “carne alternativa” a base vegetale sono cresciute in media dell’8% all’anno a partire dal 2010. La crescita di questi prodotti è circa il doppio rispetto alla carne, con un fatturato annuo di circa 2 miliardi di dollari (Bloomberg Intelligence 2017). Il settore crescerà, tra il 2017 e il 2021, dell’8,29% e raggiungerà un giro di affari del di 5,2 miliardi di dollari entro il 2020.

Riguardo il settore dell’ortofrutta, il mondo bio trova nell’area del fresco e freschissimo del retail la sua collocazione più decisiva, soprattutto negli USA. In Italia nel 2016 i consumi di frutta e ortaggi freschi sono cresciuti a volume del 2,2% rispetto al 2015 (dati Nomisma), con oltre 9 milioni di tonnellate vendute in tutti i canali e 152 kg pro capite consumati. È l’ortofrutta biologica a mostrare le migliori performance di vendita e a guadagnare un sempre più solido apprezzamento da parte dei consumatori, raggiungendo in Italia 147 milioni di euro nella sola GDO, con un balzo del 28% rispetto all’anno precedente, a fronte di un +9% delle vendite di ortofrutta in generale (dati Nielsen a fine marzo 2017).
L’ortofrutta fresca bio pesa l’11% sulle vendite bio nella GDO, con ulteriori potenzialità di mercato (le vendite bio costituiscono il 4,4% sul totale delle vendite di ortofrutta). Ben 8 italiani su 10 consumano bio, apprezzando sicurezza e qualità delle produzioni. La scelta bio è anche un contributo attivo per la preservazione dell’ambiente. I dati sulle intenzioni d’acquisto e sul mercato del biologico sono di incoraggiamento a proseguire in quel percorso intrapreso decenni fa, seguendo una visione ben precisa e che oggi vede tanti player partecipare alla salute e al benessere dei consumatori attraverso una buona l’alimentazione.

Progetto cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.
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